Come nascono le favole?
Semplicemente mettendo un seme nella propria testa e dando degli
imput.
Questa in particolare è nata da un gioco musicale: La danza delle bollicine
di mia composizione.
Dopo aver ascoltato le musiche, sono nate: Il viaggio delle bollicine di spumante che già conosci e quest’altra favola, altrettanto carina, che
trovi qui di seguito, scritta dalla mia amica Milvia Di Michele.
Lalla, Lella, Lilla, Lullo e Lollo
Lalla, Lella, Lilla, Lullo e Lollo erano cinque bollicine, tre femminucce e
due maschietti, tutti molto ribelli: non volevano assolutamente restare
dentro una bottiglia di vetro verde scuro a guardare il mondo come da un oblò.
Anche se da un oblò di solito si vede il mare, e loro avrebbero adorato vedere finalmente il mare. 🙂
– Bisogna far qualcosa per uscire fuori ed essere liberi – disse il
coraggioso Lollo –
– Già – rispose la saggia Lalla – ma a che serve? Noi siamo qui,
prigionieri dentro una bottiglia, non potremmo agire!-.
– Bisogna inventarsi un modo di farlo fare ad altri – propose l’ingegnosa
Lella.
– Certo! – fu subito d’accordo lo sfaticato Lullo.
– Geniacci! – rise l’allegra Lilla- e come li contattiamo … gli altri? 🙂
Le nostre bollicine e bollicini quel dì furono fortunati perché arrivò Enrichetta la cameriera che , inconsapevole di cambiare il loro destino,
prese la loro bottiglia – casa e la portò nella sala delle feste, dove i festeggiamenti del matrimonio di Aldo e Alda erano alla fine, la torta era
stata tagliata e gli invitati salutavano già con gli ultimi brindisi di auguri
agli sposi.
Aldo e Alda erano troppo felici: si erano appena sposati e ora li attendeva
la luna di miele nell’isola dell’Amore, però erano anche stufi dei festeggiamenti e … afferrarono a volo una bottiglia di spumante dal buffet nuziale e, alla chetichella, fuggirono via dalla bolgia festante. Ridendo si misero jeans e maglietta in macchina e..
– finalmente la libertà- disse Alda- viva la libertà!- aggiunse Aldo – viva!
Viva! Viva la libertà- dissero in coro….
CHI?… ma le bollicine e i bollicini, perché quella bottiglia era proprio quella che aveva afferrato la cameriera Enrichetta.
I ragazzi notarono che le allegre vocine argentine parevano uscire dalla bottiglia che si erano portati dietro, per festeggiare in privato con un
minimo di privacy.
Aldo guardò spalancando gli occhioni, Alda li spalancò più di lui.Osservarono un po’ increduli una volta, due volte si fermarono a
riflettere, poi risero a crepapelle… che meraviglia quel pugnetto di
bollicine e bollicini birichini che salivano e scendevano quasi ballando
dentro lo spumante… erano anche canterini, infatti, avevano iniziato a cantare:
Bello è ballar e leggère piroettar
Dentro una bottiglia o dentro il mar
Però togliete il tappo alla libertà
s’il vous plait – toglieteci da qua!
Così il nostro sogno sarà realizzato
e libere volerem per il creato …
Libertà, libertà, libertà, libertà …
Togliete il tappo… e arriverà! 🙂
Aldo e Alda pensarono che fare un gesto che dà libertà, era un bel modo d’iniziare la loro vita matrimoniale, allora, prima di salire sulla nave da crociera per il loro viaggio, andarono vicino al mare e tolsero il tappo alla bottiglia di vetro verde scuro… e Lalla, Lella, Lilla, Lullo e Lollo, uscirono volando e ridendo allegramente!
Prima di espandersi tutti nell’aria, Lilla propose – Un tuffo?
Non finì di dirlo che già giocavano tra le onde tre birbe di bollicine e due birbanti di bollicini!
Milvia Di Michele