La piramide educativa!
I mass media e la pubblicità
Certe cose mi fanno impazzire, la piramide alimentare è una di queste.
Secondo questa piramide, elaborata d’illustri luminari della scienza, l’uomo deve mangiare determinate quantità di cibo anzi di nutrienti stabiliti a tavolino.
La cosa che mi fa impazzire è che bisogna seguire la piramide alimentare senza alcun intervento del cervello e del cuore.
E allora il fatto dell’acquolina in bocca che senso ha? 🙂
Io non ho mai mangiato carne e…non mi manca né il ferro né altre cose di cui dovrei essere carente.
Comunque non è di alimentazione che volevo parlare, anche perché non sono preparato e non ho competenze specifiche.
Per analogia, mi chiedo: c’è una piramide educativa? Voglio dire quali sono le persone o le cose più importanti nell’educazione dei bambini? Cosa li influenza maggiormente?
(Ho provato a cercare un’immagine per illustrare tale teoria ma, curiosamente ho trovato solo immagini in lingua spagnola che parla di un cono dell’apprendimento, sono rimasto davvero stranito. Forse in Italia non se ne parla?Forse non esiste una piramide educativa? Comunque io me ne sono costruito una, più che una piramide e un bel quadrilatero). 🙂
genitori, la scuola, l’ambiente, i mass media e la pubblicità a mio parere fanno parte di quelle che io chiamo piramide educativa.
Vediamo un po’ la loro azione! 🙂
In cima alla piramide sta sicuramente la mamma, il papà e a volte anche i nonni, l’ambiente, la scuola e infine i mass media e la pubblicità.
I genitori ovviamente hanno la responsabilità maggiore e sin dalla nascita devono fare delle scelte in funzione dell’azione educativa.
La prima scelta e nel rapporto di crescita insieme con essi, segue la scelta dell’ambiente, della scuola.
Questo è quello che possono fare i genitori per indirizzare l’azione educativa.
Non mi addentro su cosa fare nello specifico, non è quello che voglio mostrare in quest’articolo.
Voglio parlare dell’ultimo gradino della piramide educativa: i mass media e la pubblicità. 🙂
I mass media e la pubblicità in particolare, possono svolgere un’azione educativa molto efficace, perché possiedono mezzi e risorse che un genitore non possiede.
Purtroppo l’azione è in funzione d’interessi di tipo economico e mal si sposa con un’azione vera, che porti alla crescita dei bambini.
Ecco allora che spuntano pubblicità dove chi ha il potere economico, ci martella il cervello su cosa dobbiamo fare, cosa mangiare, come vestirci, come essere fisicamente.
Tutto questo con grande strategia psicologica al convincimento, senza pensare minimamente alla salute effettiva di chi consuma quel tale prodotto:
Quando dico la salute, non intendo solo la salute fisica anzi. 🙂
La cosa che da veramente fastidio e che per essere più incisivi nel messaggio la pubblicità fa leva sui bambini, per convincere i grandi anzi per educarli sin da piccoli e consumare ciò che interessa a chi sta facendo pubblicità.
È lo stato? Che cosa controlla?
Dobbiamo essere giovani, moderni, ETC, parole vuote, senza senso.
Faccio solo un esempio illuminante sulla pubblicità dell’immagine di essere sempre giovani e belli.
Questo tipo di pubblicità, fa vedere il fatto di essere giovane solo attraverso modelli di ragazze giovani con pelle delicata, non ci vuole molto a capire che ci sta dietro a questo martellamento pubblicitario.
La realtà nuda e cruda è che non si può fermare il tempo e soprattutto, essere giovane significa avere un cuore funzionante e un cervello sveglio e allora ben altro ci vorrebbe e ben altri suggerimenti ci vorrebbero per rimanere giovani.
Non sono andato fuori tema, solo mi premeva di mettere l’accento sull’impegno che hanno i genitori nell’educare i propri figli.
Stando bene attenti alla pubblicità e alla modernità.
La modernità con tutti i suoi straordinari mezzi di comunicazione, offre indubbi vantaggi ma, ci vuole un livello superiore di attenzione e cautela per non cadere in manipolazioni e difficoltà di vario tipo.
Questa è la dura battaglia che spetta a ogni genitore… non si può scappare, ma grandi soddisfazioni ci attendono accettando questa battaglia, per noi e i nostri figli.
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