Per il giorno della memoria (27 gennaio), le televisioni, la stampa, ed associazioni socio-culturali si mobilitano ad una attività di sensibilizzazione ai suddetti problemi con filmati, conferenze etc. etc..
L’obiettivo principale è quello di sensibilizzare i bambini di età inferiore ai 12 anni ai problemi riguardanti l’emarginazione, le diversità e il razzismo. Ho raggruppato in questo nuovo post ciò che di interessante ho sparso per il mio blog, in modo da trovare tutto sotto mano.
In particolare trovi la ormai famosa “La storia della cipolla del casale” un racconto musicale che parla di emarginazione e di amicizia. Composizione che, usando un linguaggio basato sulla fiaba ed il racconto musicale, è perfettamente comprensibile ai bambini di questa età. Puoi scaricare:
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Giulio a tavola chiede ai genitori: Papà, mamma, che cos’è la memoria?
Vedi Giulio, rispondono loro: la memoria è una cosa che ti resta nella testa quando hai compiuto un gesto.
E’ un ricordo di ciò che fai quotidianamente e ciò che hai fatto nel passato.
Tu ora stai facendo colazione, se questa sera ti chiediamo se ti ricordi ciò che hai mangiato questa mattina, la memoria ti aiuterà a ricordare anche i piccoli movimenti a tavola.
Se i tuoi gesti, i tuoi pensieri, sono buoni, non fanno male al tuo prossimo, la memoria ti rimanderà dei ricordi molto belli e sereni.
E’ come vedere un bel film che ti rende felice.
Ma se sarai una persona che fa del male o i tuoi comportamenti saranno scorretti, i ricordi che saliranno nella tua mente saranno tristi e colmi di rammarico, di infelicità, facendoti sentire la colpa di ciò che hai fatto.
Perché questa domanda Giulio?
Perché spiega Giulio: la maestra ci ha detto che tra poco sarà il giorno della memoria e dobbiamo pregare e non dimenticare.
Si Giulio, rispondono i genitori: Questo giorno da ricordare purtroppo non sarebbe neanche dovuto esistere, perché molte persone hanno fatto cose talmente brutte che i ricordi macchieranno per sempre la loro anima.
Noi dobbiamo ricordare e pregare per tutti per fare in modo che non avvenga più.
Ho capito dice Giulio: E’ come quando mi sgridate per aver fatto un errore e devo ricordare di non ripeterlo!
E’ così amore gli rispondono abbracciandolo con affetto: Dobbiamo ricordare per evitare di ripetere gli errori, la storia ci aiuta, lei è la nostra memoria.
Un triste giorno ci assale e ci fa battere il cuore, ma se in alto lo sguardo riusciamo a sostenere, il velo scompare e si torna a sperare.
In memoria di ciò le nuvole fuggono, i ricordi restano i dolori sbiadiscono.
C’è la voglia di fare e quella di amare.
Un giorno da ricordare, uno per poter PERDONARE.
Patrizia Serangeli
PS Guarda questi due video, il primo mette parecchia tristezza per ciò che avvenuto nei campi di sterminio; il secondo video è la sinfonia “il Titano” di G. Mahler, ascolta l’inizio del IV° tempo esattamente da 34’40”, i primi dieci minuti sono una della più grandi ribellioni nella storia della musica… una ribellione che non accetta nemmeno la morte… dopo ci deve essere sicuramente qualcosa e allora nasce: La speranza, l’amore e la fede, esse ci devono sostenere sempre, per far si che non succeda mai più.
Ti consiglio di far partire il video esattamente al minuto 30, in modo da sentire la fine della marcia funebre e l’inizio del IV tempo. Ho messo di proposito una orchestra giovanile, guarda la straordinaria forza e vitalità.
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