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Giappone – paura o/e speranza

paura o speranza

Spero che prima o poi l’uomo capisca e si renda conto che:

L’uomo non può comprendere la natura, questo è il titolo di un articolo che avevo scritto ispirato a un “contadino” giapponese.

Masanobu Fukuoka

Abbiamo ancora, davanti agli occhi la dimostrazione di forza devastante della natura e la percezione chiara e lampante che difficilmente l’uomo può controllarla, vedi la difficoltà di portare alla normalità operativa le centrali nucleari o la difficoltà di bloccare la fuoriuscita del greggio da una piattaforma petrolifera in mezzo all’oceano.

Certo fino ad ora l’uomo ci è riuscito ma il prezzo è altissimo: devastazioni ambientali difficilmente ripristinabili, persone morte a migliaia.

Vale la pena tutto ciò? 🙂

Decisamente no e… come dice Fukuoka:
L’uomo non può comprendere la natura ne controllarla, può solo assecondarla, questo è il vero insegnamento su cui si può e si deve costruire il futuro del mondo, un futuro migliore.

Il titolo iniziale: Giappone – paura o/e speranza, per certi versi e curioso, qui l’uomo a trovato gli estremi.

La corsa sfrenata al nucleare, con quello che abbiamo sotto gli occhi ma, proprio in questo paese, sono nate due persone che lasciamo posto ad una grande speranza per un futuro migliore a patto che, si faccia un “passo indietro”.

Queste due menti illuminate, sono il  punto di riferimento per quello che faccio e penso.

Ti invito a conoscerli un po’ più da vicino, non c’è molto, solo pochi libri che mi hanno cambiato la vita. 🙂

Eccoli:

Masanobu Fukuoka (Un contadino): La rivoluzione del filo di paglia.

Shinichi Suzuki (un musicista): Crescere con la musica

Scrivo solo alcuni piccoli passaggi estratti da questi libri, il resto, se lo vorrai puoi approfondirlo tu.

Masanobu Fukuoka

L’umanità, evolvendosi, compiendo progressi nella scienza e ampliando smisuratamente  la sua cultura materialistica, si è via, via allontanata dalla natura ed è finita per costruire una civiltà propria, come un bambino capriccioso che si ribella alla madre.

Tuttavia queste frenetiche attività, queste città gigantesche, hanno portato l’uomo verso gioie vuote e disumanizzate, verso la distruzione del proprio ambiente, mediante lo sfruttamento indiscriminato della natura.

La dura punizione per esserci allontanati dalla natura e averla depredata della sue ricchezze, si manifesta con l’impoverimento delle risorse naturali e alimentari, gettando un’ombra oscura sul futuro del genere umano.

L’UOMO NON PUÒ COMPRENDERE LA NATURA!!! 🙂


Shinichi Suzuki

Il Metodo, creato dal maestro giapponese Shinichi Suzuki, si basa sulla convinzione che tutti i bambini nascano con enormi potenzialità da sviluppare; pertanto, anche l’apprendimento della musica, come del linguaggio parlato, se opportunamente stimolato, può avvenire in modo naturale fin dalla più tenera età.

La metodologia, da grande importanza all’ambiente in cui si educa il bambino, e di conseguenza diventa essenziale per il percorso educativo, la presenza attiva dei genitori. 🙂

Il pensiero di S.Suzuki è racchiuso nei suoi aforismi: “l’uomo è figlio del suo ambiente” – “si può fare molto se c’è amore” – “se hai un bel suono, hai cuore” – “le corde non hanno anima, esse vivono attraverso quella di chi le fa vibrare” – “non c’è bambino senza talento, tutto dipende dall’educazione” – “l’arte esprime l’uomo”.

Che la musica renda migliore l’uomo, porti la pace, la gioia di vivere!

LASCIAMO IN PACE LA NATURA!!!

In questi periodi di alluvioni  e di altre calamità naturali mi viene in mente quello che dice M. Fukuoka:  
L’uomo non può comprendere la natura.

Io aggiungo, gli va apertamente contro,  con tale accanimento che non riesco a capire, pare accanirsi contro se stesso, perché la natura chiede un prezzo, prima o poi, molto ma molto alto.

L’uomo si vanta di essere l’unica creatura con la capacità di pensare.

Pretende di conoscere se stesso e il mondo naturale, e crede di poter usare la natura a proprio piacimento.
E’ anche convinto che intelligenza sia sinonimo di forza e che qualsiasi cosa sia alla sua portata.

L’umanità, evolvendosi, compiendo progressi nella scienza e ampliando smisuratamente  la sua cultura materialistica, si è via via allontanata dalla natura ed è finita per costruire una civiltà propria, come un bambino capriccioso che si ribella alla madre.

Tuttavia queste frenetiche attività, queste città gigantesche, hanno portato l’uomo verso gioie vuote e disumanizzate, verso la distruzione del proprio ambiente, mediante lo sfruttamento indiscriminato della natura.

La dura punizione per esserci allontanati dalla natura e averla depredata della sue ricchezze, si manifesta con l’impoverimento delle risorse naturali e alimentari, gettando un’ombra oscura sul futuro del genere umano.

Dopo aver aperto gli occhi sulla gravità della situazione, l’uomo ha finalmente cominciato a considerare il da farsi, ma, a meno che non sia disposto a un serio esame di coscienza, non potrà fare a meno di seguitare sulla via della totale rovina.

Estraniatasi dalla natura, l’esistenza umana diventa vana, la sorgente vitale e la crescita spirituale si inaridiscono.

L’uomo si ammala e si indebolisce sempre di più a causa della sua strana civiltà che altro non è se non una inutile lotta per un frammento di tempo e di spazio

L’UOMO NON PUÒ COMPRENDERE LA NATURA!!!

Giovanni Ferraro

“Fissato”  per la musica, la natura, e l’educazione dei bambini