Nella stanza dei giochi Nuccia e Rico seduti sul tappeto erano intenti a fare una costruzione esemplare.
In quei giorni sentivano tanto la mancanza di Giampiero, il fratellino maggiore che spesso si univa ai loro giochi.
Quando lo chiamavano lui diceva che era molto occupato con dei disegni artistici ed essi accoglievano il suo diniego con aria palesemente dubitativa; di solito con lui ci si divertiva ed ora la noia scendeva su di loro e il colorato tappeto.
Avevano tentato di coinvolgere la mamma per convincerla a collaborare, ma lei rispondeva loro che se Giampiero era occupato dovevano rispettare la sua privacy.
Dopo qualche giorno però, la mamma incuriosita da quell’ordinato silenzio, bussando lievemente entrò nella stanza di Giampiero.
Quando si affacciò nella stanza sulla scrivania c’era soltanto un enorme foglio da disegno in bianco; Giampiero le rivolse un distratto sorriso e le disse che era concentrato su un’idea…
SEGRETO ??? 😉
Bene, prima di condividere bisogna saper attendere, evidentemente il suo bambino aveva bisogno di riflettere, nascondendo la sua nascente creazione.
Un paio di giorni dopo, dal momento che la situazione era pressoché stabile, la preoccupazione ebbe su di lei il sopravvento.
Quando i bambini dormivano entrò nella stanza di Giampiero, la scrivania era vuota, ma una grossa cartella spiccava tra il muro e il mobile del letto, la mamma aprì pian piano la cartella e ne estrasse
tantissimi fogli che in un primo momento non seppe decifrare. L’intento del bambino era difficile da interpretare.
Su ogni foglio era disegnato dal cielo la via Lattea, con le stelle, una specie di sentiero che portava sulla terra, al centro il nome della loro piccola città, poi il nome del quartiere, le vie adiacenti, l’illustrazione di una piccola casa, un punto rosso vicino la casa e, vicino al punto rosso un nome: GIAMPIERO. 🙂
Era una specie di indicazione cartografica
Oltre che strano era a dir poco inverosimile perché nella seconda cartina al posto della loro città c’era Betlemme con la capanna e vicino al punto rosso ! Gesù Bambino.
Nelle altre cartine per la mamma non fu difficile individuare i nomi dei compagni del proprio figlio: Marina, Nino, Alessio, Rita, Marco, lorenzo, etc.
Erano tantissimi i disegni, il suo Giampiero aveva lavorato tanto, ora spiegavano quelle settimane di silenzio chiuso nella sua stanza…
Il perché e cosa rappresentassero era una cosa a lei del tutto sconosciuta.
Decise quindi per il riserbo del bambino di parlarne con la Maestra, Giampiero frequentava la seconda elementare, poteva anche essere un lavoro scolastico, anche se… nutriva in proposito dei seri dubbi.
L’intervento proponitivo della Maestra fu determinante per risolvere il mistero. 🙂
Ragazzi miei disse loro, quando tutti i bambini furono in aula: vorrei proporvi qualcosa di insolito e soltanto voi potete aiutarmi.
Siamo vicini all’Avvento di Natale e il Direttore della scuola ci ha chiesto espressamente se uno dei nostri allievi aveva un’idea o una domanda interessante da fare per questa particolare nascita
a cui assisteremo la notte della vigilia.
Se qualcuno di voi potesse aiutarmi a documentare con qualche richiesta o illustrazione particolare vi pregherei di farlo al più presto perché il tempo incalza.
Giampiero si dimenava sulla sedia, non sapeva se era il momento e se mai lo fosse stato, che qualcuno fosse messo al corrente dei suoi reconditi pensieri.
Era una cosa tra lui e il Signore, o poteva condividere, magari avrebbero anche potuto aiutarlo a fare altre mappe… Fu così che irrazionalmente si trovò con la mano alzata.
Il repentino assenso della Maestra gli diede ragione, bisognava farsi avanti.
Fù così che il mattino dopo, una Maestra esterrefatta e trenta bambini con il naso in aria contemplavano i 25 disegni di Giampiero.
A quel punto la Maestra chiede a Giampiero una spiegazione logica e dettagliata di tutto quell’immenso lavoro svolto all’oscuro di tutti.
Beh… risponde Giampiero, ho preparato delle Mappe Mentali.
Ma le mappe mentali sono appunto dei percorsi che ci costruiamo nella nostra mente spiega la Maestra.
Si, lo so, ma quando LUI le vede, poi ne fa delle Mappe Mentali,
dice Giampiero con orgoglio.
LUI…. CHI ??? Giampiero ??? interroga la Maestra.
IL SIGNORE DIO !!!!!
Ma tu perché hai fatto tutto questo, cerca di spiegare la Maestra, il Signore non ha bisogno delle mappe per raggiungerci, perché è questo il significato che volevi dare al tuo lavoro vero? Trovare
il modo per far raggiungere te e tuoi compagni dal Signore.
E’ così ?
Si è così, perché vede signora Maestra, se il Signore ha dimenticato il suo Bambino nella mangiatoia, è probabile che non riesca a ricordarsi di tutti noi. 🙂
LO so, LUI vede tutto, è per questo che ho pensato di disegnare dei grandi poster con delle Mappe Mentali che Lui può seguire quando le vede.
Piccolo Giampiero, questo lavoro ha dell’incredibile, ma tu devi sapere e vorrei spiegare a tutti, continua la Maestra: che il Signore Dio, come tu lo hai chiamato non ha affatto dimenticato il suo bambino nella mangiatoia.
LUI ci vuole talmente bene che ha diviso con noi la sua IMMENSITA’ facendo nascere Gesù Bambino nella grotta in modo che noi possiamo amarlo come i nostri stessi figli e come lui ama noi.
Ed essendo Lui stesso parte del Signore, anche così piccolo ci ama e ci protegge.
Allora ! Risponde Giampiero.
SIAMO NOI LE SUE MAPPE MENTALI 😉
Si, Giampiero, lo abbraccia sorridendo la Maestra: Siamo noi le sue mappe mentali, perché LUI sa come raggiungere ciascun essere umano in qualsiasi instante della nostra vita.!
Per premiare la buona volontà di Giampiero che si era impegnato così a lungo, gli insegnanti di comune accordo appesero i poster tra le mura scolastiche e fuori dell’atrio dell’edificio appesero una lunga striscia con su scritto:
VIENI SIGNORE NOI SIAMO QUI’