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Carnevale in musica

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Lo spirito di carnevale e sicuramente lo scherzo, le gag, il divertimento.

La musica può far divertire, ridere, scherzare?

Risposta si, si e ancora si.

Nella mia lunga carriera di musicista o fatto esperienza di situazioni in cui dal ridere mi sono messo a “piangere” intendo che le lacrime scorrevano incontenibili.

Ricordo che durante un concerto, mentre suonavo il tamburo, mi accorgo che questi si abbassava lentamente e anch’io, per riuscire a suonare, mi abbassavo di conseguenza…il supporto era un po’ lento.

In queste occasioni, chi suona è in preda al terrore, mentre i colleghi che si accorgono di quanto accade, di solito piangono dalle risate.

Un’altra volta ricordo di un mio collega che “insegui” le campane per continuare a suonare perché queste incominciarono a scivolare…in questo caso la colpa era del palcoscenico un po’ in pendenza e la dimenticanza di inserire i relativi fermi per non farli muovere.

Un’altra volta ancora sono caduto all’indietro, sembrava una gag in realtà ero caduto per davvero.

Oltre a queste situazioni ovviamente ci sono le note sbagliate malamente, gli scrocchi e, di solito chi sbaglia è incavolato nero mentre chi ascolta non può fare a meno di ridere ma, non è mancanza di rispetto è solo la situazione un po’ come scivolare su una buccia di banana.

Oltre a questi momenti di occasionale ilarità la musica si presta a realizzare gag o momenti di ilarità preconfezionati, alcuni prestigiosi musicisti si sono specializzati a far ridere con la musica.

Ecco i nomi di alcuni di loro tra i più prestigiosi: Victor Borge, I Pagagnini, Ara Malikian, Group Mozart, Aleksey Igudesman.

Ecco alcuni video tratti a youtube:

 

 

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Umorismo in musica

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Umorismo in musica

Siamo a carnevale e fioccano gli scherzi, i giochi, le gag, l’umorismo.

Domanda: ma, tutto questo è possibile anche con la musica?

Certamente sì.

La storia è piena di umorismo in musica e, alla fine di questo articolo, avrai davanti una scelta di video che ti faranno davvero divertire, segui comunque il filo del discorso.

In quest’articolo non voglio parlare dell’umorismo in musica, rivolto agli addetti ai lavori ma, semplicemente dell’umorismo istintivo che possono capire tutti o quasi.

La domanda sorge spontanea: ma la musica può far davvero ridere?

Certamente! E può farlo senza ricorrere a parolacce, con semplicità, con spontaneità, io stesso o fatto questa esperienza in diversi concerti sino ad arrivare alle lacrime.

Non cercherò di dare spiegazioni e spiegazioni del come e del perché, metterò solo dei video dove l’ilarità arriva spontanea.

Spesso l’ilarità arriva da disgrazie, come per esempio scivolare sulla buccia di una banana, nel caso musicale sbagliare clamorosamente un assolo, oppure dalla perdita della bacchetta del direttore d’orchestra, oppure dalla rottura di uno strumento.

Questo tipo di disgrazie di solito fanno sorridere molto i musicisti e meno il pubblico ma, c’è anche la possibilità di costruire umorismo e molti sono stati i maestri in questo senso.

Il più grande in assoluto, molto imitato ma ancora non superato, è stato Victor Borge, un grande pianista con una facilità d’improvvisazione straordinaria, cosa che metteva a disposizione della sua comicità.

Un vero pioniere nel suo genere.

Ai tempi nostri, Igudesman and Joo, e i Pagagnini, sono i più validi rappresentanti di questo modo di far musica.

Questo modo di far musica, pensando sempre al divertimento, mi ha sempre appassionato e nel mio piccolo ho realizzato qualcosa, con tutto il rispetto per le grandi personalità che ho citato.

Guarda i video e poi lasciami un tuo pensiero ma, soprattutto diverti e… preparati anche un fazzoletto, non si sa mai!

 

Ecco una lezione-concerto (Dal mal di testa al pianto)

Se mi avessero detto che per guarire dal mal di testa mi sarei ridotto a piangere, non avrei fatto tutti questi studi.

Forse è meglio che mi spieghi.

Quando ho incominciato a fare l’insegnante di musica nelle scuole medie, spesso mi veniva il mal di testa.

Mal di testa dovuto alla difficoltà incontrata nell’insegnare educazione musicale nelle scuole medie.

In effetti, lo dico con cognizione di causa, gli insegnanti del mio periodo non avevano nessuna preparazione per far quel lavoro. (parlo degli anni 70/80)

Un lavoro tutto da inventarsi: un musicista che viene preparato per fare il professionista della musica e si trovava invece ad insegnare educazione musicale.

Allora via alla sperimentazione, ho sperimentato di tutto, ho cambiato lavoro ed infine sono ritornato alle origini.

Avevo un debito verso quei bambini che non “ho saputo” educare alla musica!… non certo per colpa mia!

Eccomi ora sono pronto e non ho alcuna difficoltà, sono padrone della situazione.

Adesso faccio concerti per bambini e lezioni concerto con grande apprezzamento da parte dei bambini e delle maestre.

Questi sono i tre segreti che ho scoperto: la fantasia, le favole, il gioco!

Possibile che l’Italia deve andare avanti così! Non potevano farmi un bel corso di propedeutica musicale!

Va beh…acqua passata!

Ma ritorniamo al tema iniziale: dal mal di testa al mal di pancia, si mal di pancia, perché spesso alla fine delle mie lezioni concerto o dei concerti, si ride e si ride fino a sentire un forte mal di pancia… forse era meglio che mi tenevo il mal di testa!

Guarda i video!