Questa è la storia di una bottiglia abbandonata in una spiaggia.
Non era la solita bottiglia con un messaggio dentro ma, una bottiglia di spumante ancora piena di preziose bollicine.
Proprio in quella spiaggia, di solito abbandonata d’inverso, d’estate era sempre piena di bambini che assistevano meravigliati ai giochi delle bolle di sapone fatte da un giocoliere.
Forza bambini – diceva il giocoliere – e adesso vediamo chi riesce a far scoppiare più bollicine, potete usare ciò che vi piace: il dito, i piedi, le mani, la testa. 🙂
Chi ne fa scoppiare di più entrerà in questa bolla gigante.
Una bolla planetaria, con tutti i colori dell’arcobaleno.
Al via del giocoliere, tutti i bambini si scatenarono in una girandola incredibile, ognuno aveva il suo modo di far scoppiare le bolle e a ogni scoppio, una musica e un suono diverso.
Ecco il vincitore – disse in giocoliere – evviva, evviva, evviva, era Tiziano, un bambino dalla fantasia smisurata.
(Filastrocca di Tiziano da cantare)
Un bambino piccolino
vispo, vispo e birichino
con lo spillo sempre in mano
che di nome fa Tiziano
Con il ritmo di una samba
li scoppiava pim pum pampa
si metteva a testa in giù
bollicine non c’eran più
Bolle e bollicine di tutti i colori e di tutte le dimensioni che ballavano, scoppiettavano e si rincorrevano in una festa incredibile.
La bottiglia di spumante aveva osservato tutto e sente dentro un fremito, erano le sue numerose bollicine che volevano partecipare a quella festa insieme a tutte le altre bolle.
Pam, pam, pam che mal di testa, il tappo impediva alle bollicine di uscire.
Un tappo, oppressore della libertà delle bollicine.
La bottiglia si rattristò, voleva far felici le sue numerose bollicine e pensò, vado a parlare con tutte le mie amiche bottiglie e faremo la marcia della liberazione, insieme troveremo una soluzione.
E così fece! Andò dalle sue sorelle bottiglie di spumante e dalle sue cugine bottiglie di champagne.
Tutte le cantine furono avvisate che bisognava fare la marcia della liberazione delle bollicine, una vera rivoluzione e così fecero.
Le bottiglie di spumante fecero la marcia su Roma.
Fratelli di bolle
Il tappo non lo voglio
Fratelli d’Italia
Il tappo noi stappiamo
Le bottiglie di champagne fecero la marcia su Parigi.
Ales enfants,
La liberté,
nous débouchée
le bouchon

Il comitato spontaneo che si era formato disse: Dobbiamo dare la libertà alle nostre bollicine, non è possibile che rimangano prigioniere per colpa di un tappo.
Pensa che alcune bottiglie erano invecchiate di parecchi anni! E per le bollicine sembrava un vero carcere.
Una situazione insostenibile. 🙂
Bisognava trovare una soluzione al più presto, ognuno aveva la sua idea; chi diceva di andare al “ varo delle navi” ma si rompeva solo una bottiglia per volta, chi diceva di andare alle feste di compleanno, chi ai matrimoni, tutte belle idee ma poco efficaci.
Il problema era di liberare tutte le bollicine da questi maledetti tappi.
La libertà, sigh, è oppressa dai tappi.
Bisognava trovare un momento dove tutti stappano delle bottiglie di spumante e di champagne, ma dove? Quando?
Ci sono – disse una bottiglia d’annata – dalla mia esperienza di bottiglia invecchiata, so per certo che il momento è il capodanno; in tutte le famiglie del mondo si brinda al nuovo anno, stappando una bottiglia.

Si – si gridarono tutte le bottiglie – questa è la soluzione. Abbasso i tappi, viva il capodanno, viva la libertà, tappo ti stappo.
E così, tutte le bottiglie si misero in viaggio per raggiungere in tempo tutte le famiglie del mondo ed essere pronte per il capodanno, per la festa della libertà delle bollicine.
Tutto era pronto, il conto alla rovescia avviato:10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1, Pam, pam, pam, stunf, pam, stunf.
Evviva, evviva… migliaia di bottiglie stappate e milioni di milioni di bollicine finalmente liberi dal tappo.
Un esercito di bollicine festanti, dovevano raggiungere la spiaggia, dove li aspettavano i bambini per giocare con le bolle di sapone.
All’inizio dell’estate furono tutti puntuali in quella spiaggia: il mago delle bolle, le bolle di sapone, i bambini e tutte le bollicine libere finalmente dal tappo.
Come il solito anche quest’anno, Tiziano aveva vinto la gara dello scoppio delle bolle e felice entrava trionfante nella megagalattica bolla di sapone ma, questa volta anche le bollicine dello spumante e dello champagne erano lì a giocare, facendo un corollario coreografico intorno alla bolla gigante.
Tiziano era dentro la bolla gigante, felice come una Pasqua, mentre fuori dalla bolla di sapone un girotondo nuovo si era creato, i bambini rincorrevano le bollicine e le bollicine rincorrevano i bambini.
Una confusione e una felicità indescrivibile.
Questa era la storia di una bottiglia di spumante, in realtà è la storia della libertà da un tappo.
Io ho detto la mia, chi ha orecchie per intendere, intenda. 🙂
Giovanni Ferraro
Danza delle bollicine mp3