Quando qualcuno è felice, l’invidia è sempre in agguato ma, l’invidia non riuscirà mai a distruggere la gioia della vita e quando sembra riuscirci, questa si trasforma e da nuova vita e gioia a dei bellissimi fiori.
La voce delle nuvole che non ci sono più, una favola su testo di Nicola Campogrande.
E c’erano una volta tre nuvole.
Tre nuvole piccole, sole, lasciate indietro dalle compagne, aspettavano il vento per raggiungerle sulla prossima città, ma il vento, si sa, è un personaggio strano.
Quando entra nelle favole vuole fare sempre di testa sua.
E, questa volta, non si faceva proprio vedere.
A spingere le nuvole arrivò una musica.
Una musica che il cielo, un giorno, aveva rubato chissà dove.
Le nuvole, in principio, rimasero perplesse.
Poi, a poco a poco, presero a giocare con questa loro favola e, senza fatica, impararono alcuni piccoli passi di danza.
Una di loro – la più intraprendente – azzardò anche un canto piccino su una filastrocca molto popolare tra le nuvole dell’ovest.
Viaggiarono.
Da una valle all’altra correva la voce delle nuvole spinte da una musica e le bambine e i bambini si davano appuntamento per guardarle.
Perché le nuvole, sempre più abili, avevano preparato temporali polifonici, una piccola fuga a tre gocce ed anche una vera tempesta con variazioni, ma il loro cavallo di battaglia erano alcuni azzeccati acquazzoni su motivi celebri.
La loro fama cresceva, cresceva, ed anche le compagne, ferme ad aspettarle, vennero a sapere del grande successo.
Certo, qualcuna sorrise felice; la maggior parte, però, si fece nera per l’invidia.
Ma anche nelle favole scorrono i giorni, e fu così che arrivò, di corsa come sempre, il vento.
Poverino: non era certo un bello spettacolo vedere le tre nuvole che volavano senza di lui. E con che grazia… Cantando… Fu un attimo.
Lo colse una rabbia feroce, quella rabbia che i venti hanno sempre un po’ dentro, e cominciò a soffiare.
Soffiò, soffiò, soffiò così forte che disperse le tre nuvole in mille goccioline, mille per tutto il cielo.
Poi, come se niente fosse, raggiunse le altre che ancora lo aspettavano e ripartì con loro.
Sembra una favola triste ma, se state attenti, quando i fiori si sono già chiusi e la luna li guarda, e sbadiglia, la potete sentire: è la voce delle nuvole che non ci sono più.
PS puoi trovare la partitura nel sito di Nicola Campogrande insieme all’Mp3
Questa e la versione spagnola altrettanto bella e magica.
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Penso alle nuvole come esseri celestiali che popolano il cielo, vivono nell’universo e si spostano migrando come nidiate di uccelli.
Quando le guardo respiro forte e sento il cuore che si apre al grande mistero Mistero Divino
certamente non sei lontana dalla verità..il mistero Divino è dovunque e nelle nuvole sembra davvero molto ma molto vicino.
Le nuvole sono il respiro di Dio….
E’ una bellissima favola. Quest’anno sto lavorando con i miei bambini sull’astronomia e credo proprio che gliela racconterò. Grazie Giovanni.
grazie a te
LE NUVOLE, MI DANNO LA SENSAZIONE D’INFINITO, MA CON UNA SDOLCEZZA CHE TI INNEBRIA IL CUORE, SONO ESSE LE NUVOLE, IL RESPIRO DELL’ANIMA, SI SENTONMO VICINE, MA IL UIN ATTO^IMO SI ALOONTANANO, LASCIANDO UMPO’ DI MALINCONIA PER LA LORO DIPARTITA PER VIA.
LA MISICA CHE LE ACCOMPAGNA SEMBRA UNA MUSICA QUASI DIVINA. CHE COME LE SIRENE INCANTO IL OPESCATTORE, E’ QUESTI NON FA0′ PIU’ RITORNO ALLA CASA CHE AVEVA PRIMA.
GRAZIE AMICO MIO. LA TUA FAVOLA ANCHE QUESTA VOLTA A FATTO CENTRO. TVTB. D.C.B.T.S……:*^_^*:……<3*<3*<3*<3*<3*<<<<<<:-
Grazie come sempre per il tuo apprezzamento
Che simpatiche le tre nuvolette, che si divertono e diventano celebri senza il vento!!
Che importa se il vento le fa diventare goccioline…esse avranno sempre con sè la contentezza e la intraprendenza con cui si sono divertite ; inoltre rimane la loro voce che continua a rallegrare i fiori e la luna.
Bellissima favola, Giovanni , nata da una creatività pura quale è la tua. Il clarinetto, poi, aiuta quasi a visualizzare lo svolgersi del racconto.
Ancora una volta bravo!
Grazie Anna, il merito non è sempre mio, in questo caso è dell’autore Nicola Campogrande, io mi limito a scegliere le favole che vanno bene per la strategia educativo di questo blog
è una favola molto bella e domani la leggerò in classe e la commenteremo,grazie
Benissimo… puoi aggiungere le impressioni avute in questa pagina per favore?