Archivi categoria: musicoterapia

Un suono…una vita: La Musicoterapia

eleonora morinoCari Amici, mi presento: mi chiamo Eleonora, sono una mamma, Musicoterapista per passione e da un bel po’ di anni ho la fortuna di lavorare con i bambini.

Sono qui per raccontarvi un po’ della Musicoterapia, e di qualche mia esperienza con i nostri piccoli protagonisti.

Per capire cos’è la Musicoterapia, dobbiamo tornare alle origini, ovvero al miracolo della vita: La vita intrauterina, la nascita.

Il feto durante i nove mesi è immerso in un “bagno di suoni” , ovvero “sente” attraverso la via tattile e dal quinto mese di gravidanza in poi anche attraverso la via uditiva: riconosce la voce della madre ma anche quella del padre, i suoni presenti nel corpo della mamma (i suoni della respirazione, il battito del cuore, i rumori gastrointestinali…) e quelli provenienti dall’esterno, anche se filtrati dal liquido amniotico.

Il feto non riconosce le singole parole, ma percepisce la “musica del linguaggio”, cioè l’altezza, l’intensità, il timbro, la durata dei suoni emessi.

musicoterapiaQuesti danno il vero significato ad una frase parlata: il feto, anche se non comprende il significato delle parole, ne può percepire il suo significato più profondo.

L’essere cullato, dondolato e l’elemento canto, sono per il nascituro fonte di sicurezza e contenimento, perché riconosciuti, e perché riportano il bambino alla vita prenatale.

Il ritmo della musica ricorderebbe quello del movimento condiviso in sintonia con la madre mediante la fluidità del liquido amniotico.

Per cui, ogni volta che si ascolta la musica, inconsciamente si ritorna con la fantasia a quel mondo perfetto e protetto che produce una 10339744_354916478033047_3050644547492003362_nsensazione di piacere gradevole.

Viene riconosciuta al ritmo una grande importanza come evento strutturante, elemento sul quale si sviluppano le strutture cerebrali superiori, preposte alla regolazione delle funzioni istintive.

 

Si può quindi affermare che i ritmi all’interno dell’utero materno e quelli del mondo esterno sono alla base dell’organizzazione biologica del feto e del neonato, e sulla loro base si costituiscono la relazione primaria e l’interazione sociale.

Eleonora Morino