La risposta sembra banale, basta leggerla! E poi ancora con queste favole? Ormai sono cose d’altri tempi, i nostri bambini hanno i cellulari, gli smartphone e le televisioni interattive.
Calma, calma, andiamo per ordine e rimettiamo le cose nel giusto ordine.
Punto primo, I bambini non hanno i cellulari, gli smartphone e le televisioni interattive, sono i genitori che glieli comprano.
Punto secondo, le favole non sono cose di altri tempi ma, un mezzo educativo di crescita che ha attraversato i secoli e poi… diciamola chiaramente non si possono cambiare le carte in tavola.
Giovanni, che vuoi dire con cambiare le carte in tavola.
Voglio dire che i bambini, sino a una certa età, hanno delle esigenze che non possiamo modificare a proprio piacimento o peggio per giustificare il nostro comportamento e scaricarci dalla nostra responsabilità di genitori e di primi e più importanti educatori.
Giovanni ancora non sei chiaro.
Allora diciamola tutta: I bambini sino a una certa età, vivono nel mondo della fantasia e per educarli efficacemente bisogna adoperare quel linguaggio.
Ripeto non possiamo cambiare le carte in tavola e stravolgere le leggi naturali per propria comodità.
Dobbiamo raccontare le favole! É nostra responsabilità di genitori e di educatori.
Ok, allora leggiamogli qualche favola… direbbe qualcuno.
No, no, alt… un momento.
Sembra facile raccontare le favole o scegliere quelle giuste.
Il primo passo è di creare l’atmosfera adatta, è tradizione che le favole si raccontino prima di andare a dormire.
Infatti, è la natura stessa del momento a creare quella particolare predisposizione a trasportare i bambini nel mondo della fantasia…la luce naturale non esiste più, si accende una lampada notturna, i rumori sono attenuati, una musichetta di sottofondo, si abbassa la voce e… C’era una volta in un paese lontano… ed ecco creata la magia.
Beh… non so’ quanti genitori siano attenti a questi diciamo dettagli “insignificanti”.
Dimenticavo, mentre si raccontano le favole, il rapporto fisico con i nostri bambini è fondamentale, cosa impossibile con i cellulari e gli smartphone, quindi aspetta un po’ prima di comprargli un cellulare o uno smartphone.
Ricordo come mi raccontava le favole mio nonno… sceglieva sempre l’atmosfera adatta e il momento giusto, di solito lo faceva quando eravamo in campagna e con una strategia che pensandoci adesso era davvero straordinaria.
Iniziava sempre all’improvviso: Bambini, questa sera vi racconto una storiella… in noi bambini già si era istallata la curiosità di cosa ci avrebbe raccontato.
Arrivata la sera diceva: Adesso dobbiamo aspettare che spunta la luna! E così montava la curiosità di noi bambini.
Appena spuntava il primo pezzettino di luna, ci riuniva in cerchio e incominciava a raccontare storie inventate sul momento, a volte per farci spaventare ma, lo faceva per abbracciarci e superare così quel momento di paura…. In realtà, io penso che lo facesse solo per abbracciarci e comunicarcì tutto il suo amore.
Ecco in questo momento il ricordo dell’affetto di mio nonno attraverso l’esperienza del racconto delle favole… sì, credo proprio che dobbiamo continuare a raccontare le favole ai nostri bambini, non possiamo privarli di momenti di affetto così importanti per la loro crescita.
La saggezza e l’amore dei nonni verso i nipotini valgono molto di più di una laurea in pedagogia.
Questo è il mio pensiero e il mio impegno, tu cosa ne pensi, qual è la tua esperienza di bambino.
Giovanni Ferraro
PS ah…. Dimenticavo… grazie nonno!
Perfettamente d’accordo! Anch’io ricordo ancora le storielle che raccontava mia nonna! E quanto mi mancano!
Grazie e benvenuta.
Ciao Giovanni, un articolo molto sentito. Tuo nonno doveva essere un grande uomo! 😉
Sì, le fiabe sono importanti perché parlano il linguaggio che i bambini comprendono meglio, quello della fantasia. Bastano pochi minuti al giorno per creare un momento magico e intimo.
Gli olandesi usano una parola specifica per definire quei momenti vissuti nella serenità della vita famigliare, una parola che non ha una vera e propria traduzione perché è uno stato d’animo, è felicità e benessere: “hygge”.
Ecco, le fiabe sono hygge! Gli olandesi lo sanno bene… 😉
Grazie Antonella…evviva gli olandesi allora.
hai ragione sul nonno, ma anche, per me, grazie nonna!!!
grazie Chiara… evviva i nonni.
Sono una nonna che non ha ascoltato nessuna favola dai nonni. Altri tempi .
I nonni avevano da lavorare per vivere e non fare patire la fame ai loro numerosi figli . Ho da poco compiuto settanta anni. Dalla mia età si può capire ciò che ho affermato prima.
Però ho due nipotine 10 e 2 anni a quest’ultima racconto molte favole , molte , proprio perché non mi sono state raccontate.
Ritengo che siano importantissime e , come al solito sono d’accordo con te, Giovanni quando dici “sì, credo proprio che dobbiamo continuare a raccontare le favole ai nostri bambini, non possiamo privarli di momenti di affetto così importanti per la loro crescita…”
Le mie sono quasi tutte inventate da me e create su misura di Giada , la piccolina.
Sembra, per ora, che le piacciano perché, se sbaglio a dire qualcosa di un po’ diverso , mi corregge. Ciò significa che ascolta attentamente. Per ora mi comporto così…Fino a quando mi ascolterà penso che sarò sulla strada giusta.
Tranquilla Anna… sei sulla strada giusta e anche la tua strategia di raccontare favole inventate sul momento va benissimo, una mia zia aveva questa straordinaria capacità, raccontava le favole a puntate e noi aspettavamo con ansia il seguito.
Si vede che ho avuto dei grandi insegnanti ma… continuo a pensare che era sempre un grande atto di amore.
GRAZIE, GIOVANNI,. MI DEVO SCUESARE CON TE, PER NON AVERTI RISPOSTO ALLE ALTRWE TUE FAVOLE, SEMPRE BELLISSIME. MA LE MIE NIPOTINE SONO ORAMAI GRANDICELE, ED IO VECCHARELLA……CON TANTI ACCIACCHI, OPERATA ALCUORE. NON POSSO PIU’ SEGUIRTI,. CI VEDO ANCHE POCHINO….SAPPI CHE SEI SEMPRE NEL MIO CUORE, E NELçLE MIE PREGHIERE,. TVTB….
Maria Bonaria Fanunza…
Cara…non ti preoccupare, passa qui quando vuoi e quando puoi. sei sempre stata di sostegno alla mia attività per questo ti ringrazio molte. ti auguro ancora lunga vita. un abbraccio
Cioa Giovanni, mi è piaciuto questo tuo intervento. Io non ho mai sentito raccontarmi delle favole, nè dai genitori nè dai nonni che non ho conosciuto, Forse per questo ho iniziato a raccontarle alla mia adorata nipotina. Hai perfettamente ragione, bisogna creare l’atmosfera e il tutto diventa “magico”.
Grazie Lucia… peccato non aver vissuto l’emozione di aver ascoltato le favole dai nonni, ti assicuro che ancora adessso provo la stessa emozione ricordando come li raccontava mio nonnno.
Si Giovanni è importante che il bambino capisca la morale della favola, anche la figura dei nonni è molto importante. Ti abbraccio!!
Grazie Giuseppe. abbraccio