Due storielle Zen che ho trovato su internet.
– L’anziano e il cagnolino –
Un cartone animato che racconta la storia di un uomo e di un cane.
Un uomo infastidito dall’insistenza di un cucciolo che vuole giocare con lui, alla fine prevarrà il senso di colpa per aver fatto qualcosa di sbagliato, di brutto, quella sensazione che logora dentro che non ci lascia dormire.
Il filmato si spinge molto oltre la semplice interazione tra un cane e un uomo; è la comprensione della differenza tra spiritualità astratta come esercizio intellettuale e la spiritualità che si esprime nell’essere con il mondo reale; dagli enunciati e semplici atteggiamenti, al fare vero nei confronti dell’universo.
Un messaggio chiarissimo che ognuno dovrebbe fare proprio!! Per Imparare, che la spiritualità, se non si esprime attraverso gesti, comportamenti e interazioni è soltanto aria fritta!
Fallo vedere ai bimbi…aldilà del fatto educativo è un bel cartoon semplice, semplice come piace a me e dura solo pochi minuti.
I Due Vasi – storiella zen
Un’anziana donna cinese aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso all’estremità di un palo che lei portava sulle spalle.
Uno dei vasi aveva una crepa, mentre l’altro era perfetto, ed era sempre pieno d’acqua alla fine della lunga camminata dal ruscello a casa, mentre quello crepato arrivava mezzo vuoto.
Per due anni interi andò avanti così, con la donna che portava a casa solo un vaso e mezzo d’acqua.
Naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati. Ma il povero vaso crepato si vergognava del proprio difetto, ed era avvilito di saper fare solo la metà di ciò per cui era stato fatto.
Dopo due anni che si rendeva conto del proprio amaro fallimento, un giorno parlò alla donna lungo il cammino:
“Mi vergogno di me stesso, perché questa crepa nel mio fianco fa sì che l’acqua fuoriesca lungo tutta la strada verso la vostra casa”.
La vecchia sorrise:
“Ti sei accorto che ci sono dei fiori dalla tua parte del sentiero, ma non dalla parte dell’altro vaso? È perché io ho sempre saputo del tuo difetto, perciò ho piantato semi di fiori dal tuo lato del sentiero ed ogni giorno, mentre tornavamo, tu li innaffiavi.
Per due anni ho potuto raccogliere quei bei fiori per decorare la tavola. Se tu non fossi stato come sei, non avrei avuto quelle bellezze per ingentilire la casa”.
Ognuno di noi ha il proprio specifico difetto. Ma sono la crepa e il difetto che ognuno ha a far sì che la nostra convivenza sia interessante e gratificante.
Bisogna prendere ciascuno per quello che è e vedere ciò che c’è di buono in lui.
Il tempo che spendiamo per gli altri è sempre quello migliore!!
E’ per questo che ci si dovrebbe prendere cura degli altri, perchè in ognuno di noi c’è del buono, estrapolare la parte migliore. Quando hai un’amico a cui vuoi bene, vedi solo i pregi della persona e sei indulgente nei confronti dei suoi difetti. Poi se questi difetti compensano restituendo bontà, come il vaso che mentre perdeva acqua dissetava i fiori; allora che ben vengano questi deliziosi difetti.
Beh..in realtà come vedi non esistono difetti ma diversità.