Viveva dentro un bosco,
( chi è, forse, conosco)
un giovane cerbiatto
che, senza molto tatto,
gli occhioni spalancò
e ai suoi così parlò.
-Voglio vedere il mondo,
faccio un bel girotondo,
ormai ho le corna a rami,
lascio tutti i legami,
in giro me ne andrò!
No, non mi fermerò.-
Mamma Natura disse:
da tempo me lo aspetto,
questo è il tuo difetto,
sei un bel birbantello,
ma un birbantello caro,
perciò non mi è amaro
un desiderio d’oro,
il mondo è il tuo tesoro.
A tutti i miei cerbiatti,
simpatici e un po’ matti,
con gli occhi grandi e puri,
dono giorni futuri.
Natura dare suole,
le viole e pure il sole.
PIU’ CHE FILASTROCCA MI SEMBRA UNA BELLISSIMA POESIA, ANCHE COL CERBIATO SI POSSONO FARE DELLE BELLISSIE RIME. SE LA SAPPIAMO ASCOLTARE, E GUARDARE CON GLIO CCHI DELLA MENTE, POSSIAMO INTRATTENERE CON NOI TANTA GENTE, Farne un teatrino sempre bello, ma non solo per Bambini- Grazie di vero Cuore, Cara Milvia Di MICHELE. UN SALUTTONE…..Maria Bonaria Fanunza.