Favole – Il chicco di riso
Il bambino disteso in un lettino d’ospedale, guardava fisso il piatto con il cibo che avrebbe dovuto sostenerlo quel giorno della sua giovane vita. 🙂
Naturalmente non aveva fame, ma nonostante fosse stanco… tanta curiosità.
Era sua netta convinzione che il chicco di riso, appollaiato sul bordo del cucchiaio, lo stava fissando. 🙂
Ne era talmente convinto che le sue labbra si mossero involontariamente pronunciando: che cosa vuoi? Perché mi guardi così?
Ah, rispose il chicco di riso, ti sei accorto di me?
Certo che mi sono accorto di te, non sono mica scemo, rispose il bambino: sembra tu mi voglia sfidare!
Sì, certo è proprio quello che ho voglia di fare, sfidarti, disse il chicco. Che cosa credi, di poter forse buttare nella spazzatura tutti i miei fratelli che si stanno sacrificando per te?
Tu hai il dovere di mangiare per guarire, e anche se è doloroso, ognuno qui ha il proprio compito.
Dunque affrettati ad aprire quella bocca e pulire piatto e cucchiaio.
E… ricordati, anche quando non ci sarò più, che anche un chicco di riso merita rispetto.
Il bambino si guardò intorno sospettoso, non poteva credere alle proprie orecchie, era proprio il chicco di riso che aveva parlato.
Bene, allora per farlo smettere non resta altro da che mangiare in tutta fretta.
E… mentre ingoiava i chicchi di riso, gli sembrò di sentire un piccolo solletico in gola, seguito da un forte benessere energetico.
Non voleva credere di aver vissuto una piccola magia, ma in fondo anche se lo avesse immaginato, un dono lo aveva ricevuto; quello della buona volontà che prevale sulla debolezza.
Patrizia Serangeli