Favole – L’uomo del paese del carbone – II parte

L’ultimo tratto di strada che li separava da casa, i bambini lo percorsero correndo a perdifiato travolgendo quasi i genitori che li stavano aspettando chiacchierando tra loro.
Papà, mamma, urlarono i loro figli, abbiamo visto l’uomo del paese del carbone, era tutto nero e ci ha detto che nel suo paese si diventa neri perché i suoi abitanti dicono sempre la verità.

I genitori si guardarono con intesa e celarono un sorriso ai loro figli chiedendosi perché, Alfredo lo spazzacamino, avesse raccontato quella specie di favola ai loro bambini; ma non vollero deluderlo, sapevano che era un uomo intelligente e divertente, sicuramente aveva uno scopo recondito che avrebbe dato origine a fantasiose spiegazioni e lungimiranti asserzioni filosofiche.

Noi non conosciamo quest’uomo del paese del carbone, dissero loro, ma sicuramente quando lo incontrerete di nuovo saprà essere più esplicativo, voi comunque la verità dovete sempre dirla perché anche nel nostro paese si usa sempre così, senza cambiare il colore della pelle naturalmente, chi dice una bugia, sarà afflitto dal peso delle sue responsabilità fintanto che non si scopre.

Danilo, Fabio e Lucia restarono delusi da certe spiegazioni, l’uomo di quello strano paese asseriva delle cose a loro sconosciute, i loro genitori non ne sapevano nulla, di solito essi sapevano tutto su tutto.
Quando si salutarono comunque promisero l’un l’altro di guardarsi bene la pelle, avrebbero senz’altro notato se ci fossero stati dei cambiamenti.

Lucia, la sera mentre si spazzolava i capelli rifletteva se le sarebbe piaciuto diventare tutta nera e si disse di no, in realtà amava il suo colore di pelle, così chiaro sui capelli castani, forse era il caso di iniziare a dire delle bugie?

Danilo fantasticava, se fosse diventato nero di pelle, i suoi capelli biondi di che colore sarebbero stati, a lui sarebbe piaciuto comunque un cambiamento, doveva assolutamente dire la verità.

Invece a Fabio non importava il colore della pelle, egli aveva una mente investigativa e già pensava di scoprire il mistero sotto quel grande dilemma.

( Dunque, la mente dei bambini era già tutta pervasa da interrogativi e cambiamenti, la visione della loro vita si stava veramente spostando verso una cosa sconosciuta… come entrare in un’altro mondo!!!)

Patrizia Serangeli

PS L’uomo del paese del carbone I parte:

7 pensieri su “Favole – L’uomo del paese del carbone – II parte

  1. Angelica de giorgi

    Bellissima storia…. Non vedevo l’ ora di arrivare alla fine ma … Ops… Dovè?? Non posso commentare il finale perchè non saprei che scriverci…. Perchè una splendida storia ha uno splendido finale

  2. lella mingardi

    Indagare scoprire,cercare di capire e vedere se vale la pena di….
    L’uomo che si fa domande e che cerca risposte, è un uomo che non pensa di sapere tutto ed è aperto ad altre soluzioni oltre alle sue.
    Il colore della pelle diverso,ci pone una serie di interrogativi.
    Se siamo tutti uomini perché siamo diversi?
    Che cosa fa la differenza?
    Può un colore della pelle essere indice di qualcosa ?
    E penso all’arcobaleno,così bello proprio perché pieno di colori….e tutti quei colori sono contenuti nel bianco….e penso che è bello avere delle cose da scoprire!

  3. Pat

    @ Lella MIngardi.
    Un colore non è indice di nulla, perchè in realtà dentro tutti gli uomini sono uguali, con le stesse aspirazioni, le stesse speranze.
    Ma credere di essere diversi cambiando colore della pelle, fa pensare molto…
    Pat

  4. Milvia Di Michele

    Lo spazzacamino filosofo suscita la ” meraviglia”Ora io mmagino gli occhietti luminosi dei bimbi pieni di mille perchè e felici.E’
    questo che dovremmo dar loro, il suggerimento di bivi, di scelte, di nascita di idee…e noi pronti ad ascoltarli dire..bella storia, fa riflettere

    1. admin Autore articolo

      @Milvia,

      Tu hai immaginato gli occhietti dei bambini e li ho visti anch’io belli e felici e curiosi… grazie tante!

  5. Pat

    @ Milvia
    Eccooo, ciò che vogliono i bimbi, immedesimarsi in un ruolo, cercare, domandarsi, facendolo con curiosità, con affetto, crescendo con un pizzico di ironia, simpatia e mistero.
    Soltanto così la loro fantasia può essere lasciata libera di crescere in un spirito libero e perchè no,,,felice !!
    Doniamo questa felicità ai nostri figli punteggiandoli con tanti interrogativi intriganti.
    Pat

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