Esultiamo, evviva la musica, evviva l’Italia! 🙂
Tra Natale, Capodanno, Epifania, la musica ci invade dappertutto: In televisione, alla radio, nei teatri, nelle chiese, dovunque si fa festa con la musica, con la dovuta attenzione ai cori dei bambini e ai concerti per bambini.
Accidenti, ma è un mondo fantastico e la musica ne è il motore principale.
Stento a crederci, il mondo e davvero cambiato, finalmente la dovuta e giusta attenzione alla musica e ai nostri bambini.
Era ora, tutti hanno capito l’importanza della musica e sicuramente continueremo così per tutto l’anno. 🙂
SVEGLIA Giovanni, come al solito ti illudi, finito il periodo delle feste, ritorneremo a non vedere niente di importante in televisione, tranne che magari alle due di notte una bella opera mentre noi facciamo sonni tranquilli e beati.
Mentre per i nostri bambini, basterà qualche “bella canzoncina” cantata durante qualche trasmissione pseudo musicale o magari durante un programma con delle belle ricette.
Allora in cambio di dire evviva la musica! evviva l’Italia! Evviva i nostri bambini!
Dico: ev…viva la musica? Ev…viva l’Italia? Sono vivi i nostri bambini?
Questa è la domanda che mi viene spontanea e aimeh…so pure la risposta! sigh! 😉
Non può essere viva l’Italia, la musica e i nostri bambini e noi stessi se la musica è solo un fatto occasionale, se la musica è solo legata al divertimento.
La musica e una delle arti più nobili e più alte, qualcuno dice che la musica ci avvicina a Dio.
Facciamo finta che non sia vero ma, se fosse vero? Dobbiamo stare così lontano da Dio e dalla musica per un anno.
Forse sono andato troppo in alto, torno un attimo indietro; la musica è cultura, educazione della nostra sensibilità, anche così non ci siamo neanche.
La realtà purtroppo è che abbiamo il cervello invaso dallo “spred” e dobbiamo ritornare a darci da fare con la crescita.
Non possiamo pensare a cose “frivole” come la musica, che poi ci avvini a DIO…e tutto da dimostrare. 😉
Pensiamo al denaro questo si che ci avvicinerà al benessere, o forse ci avvicinerà a qualcos’altro o a qualcun altro.
Evviva l’Italia, evviva la musica o ev…viva l’Italia? Ev…viva la musica?
Siamo vivi.
Beh…scegli tu! Cosa ne pensi?
Divertirsi? Gli insegnanti bravi sono SERI, noiosi, temibili!
Avvicinarsi a Dio (o comunque lo si voglia chiamare)? La scuola deve preparare alla competizione!
Perché tutto questo è così lontano dalla mia esperienza?
Gli insegnanti che ci propongono cose difficili come il suonare insieme ottengono attenzione, dedizione, impegno, collaborazione senza dover essere seriosi o temibili.
Sono pronto a mettermi in gioco, ad affrontare le difficoltà se sono in contatto con me stesso, cosciente delle difficoltà e dei doni ricevuti; cosa meglio della musica suonata e cantata, da soli e in gruppo, mi può dare questa coscienza?
A volte mi viene da gridare: fermate la scuola, voglio scendere!
Poi i bambini mi fanno riprendere al volo il bus saltandoci sopra con tanta voglia di condividere il loro entusiasmo.
@livia
e allora lasciamoci contagiare dall’entusiasmo dei bambini.
Grazie
Caro Giovanni,
penso che il tuo lavoro sia un ottimo strumento per mantenere in vita i bambini anche se qualcuna, come dice una mia amica che lavora con i bimbi, è troppo moraleggiante.
Stanno usando lo “spred” come “un’arma di distruzione di massa” dei cervelli: cervello terrorizzato = cervello manipolabile e così la musica, il gioco, la cultura, la spiritualità diventano superflue perdite di tempo e si può imporre la cultura del dio-denaro e della competizione per manipolarci sempre più …il vecchio “divide et impera”.
Ti riporto di seguito una storiella che magari potrai “rielaborare” e musicare per far capire ai bambini il vero senso del denaro: uno strumento per facilitare gli scambi …tutto il resto è una truffa (interessi, spead, …finanza=denaro che crea denaro …dal nulla!) a cui siamo talmente assuefatti da ritenerlo normale-giusto!
La tua favola potrebbe contribuire a creare anticorpi nei piccoli ..e magari aprire gli occhi anche ai grandi:
“E’ una giornata uggiosa in una piccola cittadina, piove e le strade sono deserte.
I tempi sono grami, tutti hanno debiti e vivono spartanarnente.
Un giorno arriva un turista tedesco e si ferma in un piccolo alberghetto.
Dice al proprietario che vorrebbe vedere le camere e che forse si ferma per il pernottamento e mette sul bancone della
ricezione una banconota da 100 Euro quale cauzione.
Il proprietario gli consegna alcune chiavi per la visione delle camere.
1. Quando il turista sale le scale, l’albergatore prende la banconota, corre dal suo vicino, il
macellaio, e salda i suoi debiti.
2. Il macellaio prende i 100 euro e corre a dal contadino per pagare il suo debito
3. Il contadino prende i 100 euro e corre a pagare la fattura presso la Cooperativa agricola
4. Qui il responsabile prende i 100 euro e corre alla bettola e paga la fattura delle sue
consumazioni
5. L’oste consegna la banconota ad una prostituta seduta al bancone del bar e salda così il suo debito per le prestazioni ricevute a credito
6. La prostituta corre con i 100 euro all’albergo e salda il conto per l’affitto della camera per lavorare
7. l’albergatore rimette i 100 euro sul bancone della ricezione. In quel momento il turista scende le scale, riprende i suoi soldi e se ne va dicendo che non gli piaccono le camere e lascia la città.
MORALE
Nessuno ha prodotto qualcosa
nessuno ha guadagnato qualcosa
tutti hanno liquidato i loro debiti e guardano il futuro con maggior ottimismo.”
Non credo che sia casuale che il turista sia tedesco …ma è un dettaglio superfluo per i bambini!
Un abbraccio
@Bernardo
Fantastica storiella, io intanto la lascio così per chi la vuole leggere e vuole riflettere.
Grazie molte!
Penso che il tuo pensiero è bellissimo…anch’io credo molto nel potere comunicativo, di trasmettere gioia e speranza della musica…per questo ho messo su un piccolo coro in chiesa…ma sai quanto è difficile coinvolgere i bambini e i ragazzi…a scuola ho fatto diversi spettacoli con la musica….ma la cultura di oggi è lontana dall’arte…addirittura a scuola molti credono che basti fare italiano e matematica….poco più…
questo mi rende triste…La cultura di oggi è la cultura del fare, dell’avere. non dell’essere persona deliziata dalla musica……
come in Africa per esempio in chiesa-dice un mio zio missionario-si canta e si balla….
@ Anna maria,
Si purtroppo abbiamo un compito difficile per noi che crediamo nella musica e nei valori che veicola
Sprizzi entusiasmo e si vede che il lavoro che fai ti piace. E questo che a volte manca ad alcuni colleghi, la passione, la creatività, la voglia d’inventare ogni giorno qualcosa di nuovo.
@Marilù
Grazie, ho in cantiere una favola che parla appunto dell’entusiasmo e si conclude con: “Fai ciò che ti appassiona o in alternativa, quello che fai fallo con passione”
SIAMO NOI DEGLI IPOCRITI, NON SAPPIAMO PIU’ CHE COSA VOGLIAMO, NON CI ACCONTENTIAMO PIU’ DI NULLA, TUTTO CI E’ DOVUTO, POI CI MERAVIGLIAMO DEI BAMBINI CHE LORO HANNO QUALCOSA DA INSEGNARCI PIU’ DI NOI. HANNO PER PRIMO L’INGENIUITA’, HANNO LA FIDUCCIA, HANNO LA GIOIA, HANNO LA BELLEZZA SENZA FRONZOLI, HANNO LA LIBERTA’ SENZA OGGLIGHI, HANNO LA VISIONE DELLE COSE MEGLIO DI NOI, PERCHE’ LORO HANNO L’INNOCENZA VERA. E QUALSIASI COSA TU DICA LORO, CREDONO IN QUELLO CHE DICI LORO, PERCIO’ STAI ATTENTO DI’ SEMPRE LA VERITA’ PERCHE’ LORO CAPISCONO QUANDO TU RACCONTI BUGIE. SII SEMPRE SINCERO E LORO FARANNO TUTTO QUELLO CHE TU INSEGNERAI LORO……Maria Bonaria Fanunza Un Abbraccio A te Giovanni FERRARO SEI SEMPRE IL MIGLIORE.
Grazie Maria Bonaria…non riesco a dire altro o ad aggiungere alle tue sagge e belle parole
Buongiorno Giovanni bella la storiella econdivido il tuo pensiero.
@Giovanna
Grazie!
Ci fa vedere tutto dall’alto e come ha detto un maestro della musica “visti dall’alto , i draghi del potere, ti accorgi che son draghi di cartone”. Forse è per questo che non ce la propongono la musica . Molti hanno paura che potremmo dare meno importanza alle “cose serie”. Però qualche arma ce l’abbiamo: i cd, l’autoradio, la nostra voce…
@Vania
certamente abbiamo come dici tu qualche “Arma” allora usiamole il più possibile!
Grazie
Tutto ciò che è sublime ci avvicina a Dio, non bisogna aver paura di dirlo, è vero in Africa si canta in chiesa ed anche in alcune quì da noi.
La musica è nutrimento dello spirito, da gioia, e ci dovrebbe essere una ricreazione dello spirito dopo qualche ora di studio.
I più grandi ispirati musicisti sono stati dei prodigi, quindi…………..
continua il tuo lavoro con passione tra le note musicali, spolverando anche vecchi testi.
P.s. il dio denaro non esiste.
Esiste la natura, la musica, l’amicizia, il lavoro, l’arte: queste cose elevano lo spirito e danno anche la possibilità all’uomo di vivere,
nutrirsi e guardare il futuro con ottimismo. ( ..e L’amore )
Soltanto con queste lenti riusciremo sbirciare oltre ciò che siamo.
Ciao Giò
Pat
@Pat :-))
Brividi di gioia nel veder suonare questi ragazzi.
Io personalmente ci provo da anni(sono violinista, docente di scuola primaria) e so che con i ragazzi se lavori credendoci ,ottieni questi risultati.Le difficoltà le incontro con i colleghi che pongono mille ostacoli a qualsiasi idea innovativa o che richieda un minimo impegno:per cui solitamente lavoro sola con un orchestra di alunni che vanno dai 6 al max 10 anni e suoniamo con passione brani semplici e riadattati.
@Giuliana
solo la musica riesce a dare tale entusiasmo, inoltre io personalmente…ho riso con le lacrime agli occhi, ho pianto, sono anche caduto all’indietro e…un vero divertimento e un miscuglio di sensazioni ed emozoni fortissime.
E’ una storia moto belle e significativa e si nota che sei molto creativo e questa è una dote che pochissimi hanno e che vorrebbero avere ,ma non hanno la stoffa e l’amore che hai tu.Buon lavoro
@ Maria
creatività, stoffa, amore…sono molto lusingato grazie!