Ecco la mia manovra

ecco la mia manovra

Le tre parole chiavi sono: rigore, equità e crescita, stai pensando che ho preso un abbaglio, no, è quello che ha detto il presidente del consiglio Monti ed io condivido al 100%.

Sento già la tua voce: Giovanni stai scherzando, no, no, non scherzo solo che abbiamo associazioni d’idee diverse.

La manovra di cui sopra è associata solo ed esclusivamente al denaro, soprattutto le ultime due parole.

Queste sono le due idee:

  1. Manovra del governo: crescita = più possibilità che il popolo e ogni singolo individuo possa avere più soldi in tasca.

  2. La mia manovra: crescita = avere le tasche vuote (non completamente) ma, il cuore pieno di cose preziose da condividere con tutti.

Parlare in questo modo al popolo, far passare il messaggio che tutto deve andare dietro l’economia o che in ogni caso il denaro, la crescita economica sia la prima cosa, secondo me è un impoverimento palese.

Se un popolo ha come centralità in denaro, il profitto fine a se stesso, è un popolo morto, cadavere.

Giovanni… l’hai sparata grossa… sei un filosofo? no, ben altre persone hanno detto questo, io ho solo rispetto di questo ed è diventata la mia fissazione. 🙂

ecco la mia manovra

Frontespizio del teatro massimo di Palermo:

  • L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita = crescita (questa è la vera crescita per un popolo.)

  • Vano delle scene il diletto ove non mira a preparare l’avvenire = equità + educazione (questo è ciò che s’intende per equità.)

Ecco cosa manca per una vera finanziaria!

Provo a interpretare le parole, che non sono parole messi lì a caso, ogni parola “a” un significato specifico.

  • L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita, poteva benissimo essere scritta anche così: l’arte è la vita dei popoli e invece no.

L’arte rinnova cioè vorrebbe dire che rende sempre più nuovi i popoli, come la linfa di un albero, come il sangue che scorre nelle vene, come il cibo per il cervello, rinnovare l’animo consolarlo.

Ne rivela la vita, cioè vorrebbe dire che l’arte rende un popolo vivo, anzi il termine sta a indicare il segreto della vita è nell’arte, questo è il vero significato del termine rivela.

Mamma mia che pensiero profondo è lontano dalla realtà di ciò che succede in questo momento.

Che straordinari principi avevano i nostri predecessori nel pensare all’arte, alla musica, al bene comune, niente di niente che ha a che fare con il denaro.

Per un attimo mi vengono in mente certe frasi o parole pronunciate da politici per giustificare i tagli alla cultura, non riesco nemmeno a scriverle! Brrrr mi vengono solo i brividi.

Dimenticavo il frontespizio continua così:

  • Vano delle scene il diletto ove non mira a preparare l’avvenire.

Vano, non è scritto inutile ma vano (effimero, caduco, fuggevole labile che non duri).

Il diletto ove non mira a preparare l’avvenire, poteva scrivere direttamente non serve a preparare l’avvenire e invece: Mira, cioè determinazione della direzione per centrare al meglio un bersaglio, fine, meta, scopo che si vuole raggiungere.

Mira a preparare l’avvenire, vorrebbe dire che il fine ultimo dell’arte e educativo, il contrario di ciò che avviene adesso che il pubblico dei teatri e fatto di adulti e…i bambini.

Penso a un cecchino con un’arma potentissima, l’arma della cultura e della musica, che immagine fantastica, che straordinaria possibilità che sperperiamo.

Giovanni… sto chiedendo a me stesso, ma davvero i nostri padri pensavano a questo? davvero questa è la forza della cultura e dell’educazione con la musica? Non ci credo! O forse non me lo vogliono far credere?

ecco la mia manovra

Il Frontespizio del Teatro Massimo mi farebbe dire:

Meglio avere le tasche vuote ma, il cuore pieno di cose preziose da condividere con tutti.

Dicono che è meglio parlare tre lingue, avere più soldi, comprare ciò che più ci piace, e sapendo tre lingue, puoi mandare a fare in c… i tuoi genitori o il prossimo! Vuoi mettere la soddisfazione!

Di contro la cultura che cosa ti potrebbe dare? La sensibilità di condividere ciò che hai con gli altri? Di accettare quelli che sono diversi da noi? Di abbracciare i tuoi cari? Di rispettare il prossimo?

Roba vecchia di altri tempi, il mondo sta cambiando STA CAMBIANDOOO? O lo stanno cambiando a misura di denaro e interessi?

Non ci sto’ capendo niente (forse) e tu…….

9 pensieri su “Ecco la mia manovra

  1. Pat

    Naturalmente Giò, non è il mondo che sta cambiando, sono noi mondaioli che credendo di progredire abbiamo inventato i pulsanti a pagamento. Se schiacci un pulsante telefoni, con l’altro ti connetti,
    con l’altro videochiami, col pc hai un mondo virtuale a tua disposizione. Ma le cose reali quali sono? Ci dimentichiamo anche di respirare, di rispettare la terra che ci ospita, di pensare al nostro prossimo in difficoltà. E le spese incalzano…. Chiunque vada al governo agisce per proprio tornaconto, per pagarsi i pulsanti sempre più onerosi…… chiamiamoli pulsanti ciò che a certa gente pulsa nelle vene. Il mondo è sempre lo stesso, ci accoglie, ci accoglie ci accoglie, all’infinito come una grande madre.
    La parole magiche sarebbero, svegliarci un mattino e scambiarci con un saluto: RISPETTO, CULTURA, SCAMBIO RECIPROCO, TRADIZIONI,
    VALORI CHE NON TRAMONTANO MAI, CHE NON SONO VIRTUALI, CHE
    POSSIAMO TOCCARE CON MANO, ABBRACCIARE, COME LA NATURA HA FATTO CON NOI.

    1. admin Autore articolo

      @Pat

      Io ho una parola magica, condividere, iniziando dal cibo per passare a tutto ciò che si “Ha”, stavo dicendo che si POSSIEDE.

      Un saluto e…un abbraccio, mi dispiace che sia solo virtuale

  2. Pat

    La maggior parte di noi ci prova a condividere, in fondo gli italiani un esempio di civiltà la stanno dando, di civiltà e di buon cuore, ma quanto potremo ancora andare avanti se ogni mattino qualcuno inventa qualcosa per spennarci per bene? La nostra vita qualitativa sta degenerando e i politici ci stanno gettando in una fossa comune,
    sarà quella che condivideremo molto presto.
    Anche virtuale, il pensiero positivo arriva…. buona giornata a te e a tutti voi !!!!

  3. Maria Bonaria Fanunza

    FAREI ABASSARE LE QUOTE HAI MINISTRI E COMPANI. NON FAR PAGARE LE TASSE A NOI CHE PERCEPIAMO GIA’ UNA PENSIONE MINIMA. A ME HANNO LEVATO 48 EURO, GIA’ NE PRENDEVO POCHI, E CON QUEI 48 EURO POTEVO, FARMI UN PICCOLO REGALO ALMENO UN PENSIERO PER ME, ED INVECE SE LI SONO CUCCATI LORO. POI LE MEDICINE ME LE OPAGANO LORO? HO OGNI MESE SOLO DI MEDICIM^NE 150 EURO AFFITTO 660 EURO L’ADOZIONE DI UNA BIMBA NEPPALESE 25,00 EURO OGNI MESE, PRENDO DI SOLITO 1070 EURO, POI LUCE, GAS, TELEFONO, PER MANGIARE E’ L’ULTIMA COSA QUESTA E’ UNA VERA VERGOGNA. FACCIO GLI AUGURI PER UN SANTO NATALE, MA A QUEI LADRI NO’. DIO MI PERDONI….UN ABBRACCIO A TUTTO IL MONDO…..<3*<3*<3*

    1. admin Autore articolo

      @Maria,

      è una vera vergogna ma, i figli del potere sono fatti così, riescono a rubare solo ai poveri e ai bambini.
      Forti con i deboli e deboli con i forti.

      Un grosso abbraccio

  4. giovanna

    Auguri Giovanni mi piace la tua manovra maviviamo in un mondo di falsi miti.Appena mia figlia sarà disponibile ordinerò il tuo libro.Non sono molto brava col computer .A prestissimo

  5. Dario

    Sobrietà e Condivisione Disinteressata.
    Queste sole 3 parole potrebbero bastare a risolvere qualsiasi questione mondiale, e valgono più di tutte le finanziarie messe assieme.
    Ciao
    Dario
    P.S. Grazie Giovanni.

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