Le quattro candele, bruciando, si consumavano lentamente.
Il luogo era talmente silenzioso, che si poteva ascoltare la loro conversazione.
La prima diceva:
“Io sono la pace, ma gli uomini non mi vogliono:
penso proprio che non mi resti altro da fare che spegnermi!”
Così fu e, a poco a poco, la candela si lasciò spegnere completamente. 🙂
La seconda disse:
“Io sono la fede, purtroppo non servo a nulla.
Gli uomini non ne vogliono sapere di me, non ha senso che io resti accesa”.
Appena ebbe terminato di parlare, una leggera brezza soffiò su di lei e la spense. 🙂
Triste, triste, la terza candela a sua volta disse:
“Io sono l’amore, non ho la forza per continuare a rimanere accesa.
Gli uomini non mi considerano e non comprendono la mia importanza.
Troppe volte preferiscono odiare!”
E senza attendere oltre, la candela si lasciò spegnere. 🙂
…Un bimbo in quel momento entrò nella stanza e vide le tre candele spente.
“Ma cosa fate! Voi dovete rimanere accese, io ho paura del buio!”
E così dicendo scoppiò in lacrime.
Allora la quarta candela, impietositasi disse:
“Non temere, non piangere: finché io sarò accesa, potremo sempre riaccendere le altre tre candele:
IO SONO LA SPERANZA“
Con gli occhi lucidi e gonfi di lacrime, il bimbo prese la candela della speranza e riaccese tutte le altre. 😉
CHE NON SI SPENGA MAI LA SPERANZA DENTRO IL NOSTRO CUORE…
…e che ciascuno di noi possa essere lo strumento, come quel bimbo, capace in ogni momento di riaccendere con la sua Speranza,
la fede, la pace, l’amore
Grazie 🙂
@Claudia
Grazie a te!
CARISSIMO FERRARO, LA STORIA DELLE 4 CANDELE E’ MARAVIGLIOSA, CAPITA PURE A NOI NON PIU’ BAMBINI DI AVER BISOGNO DI STORIE BELLE COME QUESTA. CI SOSTENGONO E CI TIRANO SU IL CUORE, CHE A VOLTE SI INARIDISCE PER FUTILI MOTIVI, ED ALLORA BASTA UN PIZZICO DI FANTASIA PER RISVEGLIARE IN NOI LA FEDE, LA SPERANZA, LA PACE. L’AMORE. GRAZIE PER AVERMI DATO QUESTA OPPORTUNITA’ E PER AVER RIVISSUTO QUESTO MOMENTO MERAVIGLIOSO D’AMORE E DI FEDELTA’ AL PADRE CELESTE CHE TUTTO CI DONA CON AMOREVOLI MANI PIENE DI TANTO AMORE E PERDONO. Maria Bonaria Fanunza-
@Maria
Grazie
Bellissima questa storia, è proprio espressione del mondo in cui viviamo! La speranza sono i nostri bambini!
Nicoletta
@Nicoletta
la speranza sono i nostri bimbi! spero che prima o poi lo capisca anche chi si trova a comandare le istituzioni.
lA SPERANZA…BELLO PARLARNE AL GIORNO D’ OGGI PERCHè LE PREOCCUPAZIONI SEMBREREBBERO PREVALERE, MA DAL FONDO SI SCORGE UNO SPIRAGLIO LUMINOSO E ALLEGRO CHE FA PENSARE AL DOMANI: LA SPERANZA ,APPUNTO. lA SPERANZA CHE IO SENTO SEMPRE NELL’ ANIMO E VEDO NEGLI OCCHI LUCIDI DI CURIOSITà DEI MIEI ALUNNI. GRAZIE
@Anna Maria
la speranza come tutto il resto è vano se non è accompagnato da una azione, è molto simbolico e da far notare che la candela della speranza fa una azione in concreto accende le altre candele…questo fa la differenza: L’AZIONE
Grazie maestro per questo nuovo momento di poesia e commozione.
@Silvia
Grazie a te!
Triste, ma profonda e molto attuale. E’ vero dobbiamo coltivare la speranza, anche in tempi duri come questi. Grazie per avercelo ricordato!
@Marla
Non lasciamoci condizionare, coltiviamo La speranza con azioni.
Grazie a te
Grazie per quello che scrivi, anche se non faccio mai commenti, ti leggo sempre, Giovanni.
@Rosa
Grazie a te, anche un piccolo commento come questo, mi da la forza per andare avanti sapendo di essere seguito!
grazie ancora!
LOS NIÑOS SON LUZ SON ESPERANZA LA RAZON DE NUESTRO TRABAJAO DOCENTE. GRACIAS POR COMPARTIR ESTAS PAGINAS LITERARIAS. UN ABRAZO FRATERNO
@Stella
gracias a usted, nuestro trabajo con niños es muy valioso.
un abrazo fraterno
carissimo Giovanni,da tempo dovevo e volevo scrivere ma la scuola mi impegna assai .
Sono un insegnante della scuola primaria di Assemini(Ca) e quest’anno lavoro come insegnante prevalente nella classe PRIMA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ti lascio immaginare quanta fatica..quanta pazienza..ma quante soddisfazioni mi levo giorno dopo giorno!!!
ho attivato un progetto di…ANIMAZIONE ALLA LETTURA.
Il mio progetto,se verrà accolto in collegio docenti inizierà a gennaio.Si svolgerà attraverso queste fasi:lettura di fiabe ,favole(tra cui la bellissima fiaba della cipolla.e altre scaricate dal tuo sito)lette sia dalle insegnanti che dai genitori e nonni,a cui faranno seguito le rappresentazioni grafiche da disegnare e colorare delle sequenze più importanti.Non avendo molti spazi disponibili ,l’aula verrà spogliata di banchi e sedie e ci saranno tappetti ..tendine colorate e disegni appesi nei muri per trasformarla in una sala più accogliente…
la fine del progetto consisterà nel portare i bambini ad inventare una loro storia che poi verrà scritta e disegnata in un mega libro.
sto analizzando bene le tue storie ..e i tuoi video…
sperimento ogni giorno quanto sia importante offrire ai bambini ,appena entro in classe,il saluto del Buon Giorno:io entro canticchiando ..sorridendo ..e baciando tutti…credo che anche il contatto fisico ,soprattutto per certi bambini sia un importante strumento di stima..e autostima…
oltre che di affetto!
un grazie di cuore per il tuo formidabile aiuto!!!!!!!!!!!
cecilia.
@Cecilia
Grazie Molte davvero!
Grazie
per i messaggi diffusi attraverso i tuoi video.
Sono fonte di riflessione per guardare il mio lavoro e il mondo, con occhi di speranza ricordarmi il senso del mio stare con i piccoli alunni.
@Carola
Grazie molte…un abbraccio ed un sorriso per i tuoi bambini
è una favola bella e piena di significato,grazie
@Maria
Grazie a te!
Grazie per la bellissima favola!
@Anna Maria
Grazie a te!
Una storia che mi ha emozionato e mi ha fatto pensare, ma ancor di più mi hanno colpito i post delle persone che hanno voluto rispondere. tra cui Cecilia ammiro l’amore che mette nel suo intenso lavoro, quante persone come lei ci potrebbero essere negli ambienti scolastici. le scuole come dei giardini pieni di fiori dai mille colori, il giardiniere (l’insegnante) li accudisce e si occupa della loro crescita.
@Laura
prima di mettere qualcosa deve emozionarmi in prima persona e questa favola lo ha fatto e poi a volte ho la sensazione di essere distante dal mondo reale ma, quando ricevi i commenti di esperienze vere vissute nella vità reale dalle insegnanti o semplicemente delle persone che seguono il blog allora, sono molto contento e grato a chi mi scrive e mi segue!
bellissima!
@Maddy
Grazie!
è BELLISSIMA…….
@Giulia
Grazie!
caro Giovanni, sono nonna di due meravigliosi nipotini, a te riconoscente di poter leggere le tue meravigliose perle di saggezza , e avere cosi’ un dialogo costruttivo con i miei due diavoletti.
Le tue fiabe sono da me lette durante la loro merendina, aggiungo sempre le parole ” cari nipotini voi date del buon cibo al corpo, e io del buon cibo per la vs.”MENTE”. GRAZIE TI SONO RICONOSCENTE……
@Cara Marida,
Io sono riconoscente a te per apprezzare quello che faccio e mi da nuova linfa per andare avanti i questo mondo dove i valori veri della familgia e del vivere civile sembrano cedere il passo alla superficialità alle apparenze, al denaro.
Grazie di cuore
Complimenti, complimentoni, complimentissimi come sempre le tue storie mi fanno emozionare tanto da farmi cadere qualche lacrima. Domani la leggerò ai miei bambini.
@Elisabetta
Non sempre è solo merito mio, io faccio a volte solo ricerche ed è il mio impegno di mettere non le solite favole ma, favole che siano strategiche per il progetto de: la Favola Vagante
Grazie per questo messaggio che in momenti di crisi, di tristezze, di solitudine …può ridare un barlume ,un timido ondeggiare della fiamma della speranza.
@luciana
grazie a te! seguimi spesso insieme ci sosteniamo a vicenda!
grazie x questa fiaba…è vero la speranza non ci deve abbandonare MAI !
@Cinzia
🙂
Grazie. Commovente
@Ivana
Grazie a te!
Accendere la speranza è come avere un pizzico di arcobaleno nel cuore, una scintilla che non fa rumore, che illumina il nostro universo nel quale a tratti si può vedere un cammino migliore.
Tenere sempre accesa la candela della speranza è come avere un amico vicino che non ti abbandona mai e ti conforta nei momenti bui.
E’ come un desiderio che teniamo come nebbia nel filo dei nostri pensieri,
e quando lo liberiamo vola via come una farfalla, lo sguardo lo segue e insieme raggiungono l’infinito che è ricco di speranza.
Pat
Bellissimo racconto. Devo però dire che io scambierei la seconda candela con la quarta, perchè per me è la fede che alimenta speranza, amore e pace.
Buon S. Natale
Grazie per il tuo commento e Benvenuta.
Cercavo questa storia da anni. L’avevo trovata in un quadernone con l’illustrazione delle candele. Non essendo esperta di computer mi ero arresa, ma quest’oggi l’ho ricevuta su messaggio whatsapp e ho provato a cercarla…con buon risultato. Grazie
beh…grazie a te…è una bella storia!