In questi periodi di alluvioni e di altre calamità naturali mi viene in mente quello che dice M. Fukuoka:
L’uomo non può comprendere la natura.
Io aggiungo, gli va apertamente contro, con tale accanimento che non riesco a capire, pare accanirsi contro se stesso, perché la natura chiede un prezzo, prima o poi, molto ma molto alto.
L’uomo si vanta di essere l’unica creatura con la capacità di pensare.
Pretende di conoscere se stesso e il mondo naturale, e crede di poter usare la natura a proprio piacimento.
E’ anche convinto che intelligenza sia sinonimo di forza e che qualsiasi cosa sia alla sua portata.
L’umanità, evolvendosi, compiendo progressi nella scienza e ampliando smisuratamente la sua cultura materialistica, si è via via allontanata dalla natura ed è finita per costruire una civiltà propria, come un bambino capriccioso che si ribella alla madre.
Tuttavia queste frenetiche attività, queste città gigantesche, hanno portato l’uomo verso gioie vuote e disumanizzate, verso la distruzione del proprio ambiente, mediante lo sfruttamento indiscriminato della natura.
La dura punizione per esserci allontanati dalla natura e averla depredata della sue ricchezze, si manifesta con l’impoverimento delle risorse naturali e alimentari, gettando un’ombra oscura sul futuro del genere umano.
Dopo aver aperto gli occhi sulla gravità della situazione, l’uomo ha finalmente cominciato a considerare il da farsi, ma, a meno che non sia disposto a un serio esame di coscienza, non potrà fare a meno di seguitare sulla via della totale rovina.
Estraniatasi dalla natura, l’esistenza umana diventa vana, la sorgente vitale e la crescita spirituale si inaridiscono.
L’uomo si ammala e si indebolisce sempre di più a causa della sua strana civiltà che altro non è se non una inutile lotta per un frammento di tempo e di spazio
L’UOMO NON PUÒ COMPRENDERE LA NATURA!!!
Giovanni Ferraro
“Fissato” per la musica, la natura, e l’educazione dei bambini